”Negare quello che è possibile è sbagliato quanto negare il problema”
Chi si sente leader nel proprio lavoro o aspira a diventarlo e vuole dare vita a un pensiero critico, a un apprendimento reale e cambiamento, non può pensare di andare incontro solo a un ”disagio” occasionale. Questo vale quando si fa parte di qualunque organizzazione, sia pubblica che privata.
All’inizio, l’idea che l’educazione e la formazione possano mirare alla trasformazione può spaventare e creare disappunto, ma l’effetto che deve produrre la vera formazione e la vera educazione è un vero e proprio disequilibrio.
Quando come leader, in un percorso di formazione individuale, vi sentite a vostro agio allora non state imparando o colui che avete scelto come formatore non vi sta insegnando nulla di nuovo.
La difficoltà, il malessere, il fastidio o l’imbarazzo sono necessari in un processo di crescita e di trasformazione, e, per essere dei leader si fa necessario coltivare il coraggio di sentirsi a disagio e, diventare per i propri collaboratori, dei creatori di disagio, perché anche loro possano attivare un proprio percorso di crescita.
Solo e se indaghiamo su quelli che consideriamo i nostri limiti e difetti scopriamo come possano diventare i nostri punti di forza, e una volta consapevoli, avere tutti gli strumenti necessari per affrontare nuove sfide.
E. S.