Counseling aziendale

Il counseling è un’azione che consente di migliorare la qualità della vita degli individui attraverso delle pratiche specifiche.
Viene utilizzato nella nostra formazione e consulenza perché promuove atteggiamenti positivi, propositivi, stimola la riflessione, valorizza i punti di forza individuali e consente di superare momenti di difficoltà. Le pratiche di counseling aiutano l’individuo a conoscersi meglio, focalizzare obiettivi, maturare e prendere decisioni, anche tutelare eventuali situazioni di benessere.

Sappiamo bene come spesso la vita privata di ciascun individuo si rifletta sul proprio lavoro e incida pesantemente non solo sul lavoro ma anche sulle relazioni tra colleghi. Un’efficace relazione d’aiuto che mira alla promozione del benessere della persona, valorizza le capacità individuali e indirizza le energie e le motivazioni dei singoli verso sviluppi coerenti con le esigenze del proprio contesto di appartenenza (azienda o scuola) è fondamentale. Lo sappiamo il benessere di un soggetto produce produttività.

Quindi un percorso di counseling che aumenta il livello di consapevolezza, autoefficacia e la propria capacità di autodeterminarsi, invita a trasformare una difficoltà in un punto di partenza per un nuovo percorso di vita.

Il counselor non deve essere necessariamente uno psicologo o uno psicoterapeuta. E le professioni non devono essere confuse.

Lo psicologo e lo psicoterapeuta intervengono principalmente in situazioni di malessere strutturale della personalità e svolgono per questo una professione di ordine sanitario.
Il counselor invece, non è una professione di ordine sanitario e attraverso un ascolto empatico e l’utilizzo di tecniche specifiche, proprie abilità e competenze, aiuta il cliente a individuare le proprie risorse, raggiungere obiettivi concreti e accompagna la persona nella autonoma ricerca di soluzioni.

In Europa e negli Stati Uniti il counseling (o counselling) è una professione legalmente riconosciuta da anni. In Italia lo è diventata con la Legge del 14 gennaio 2013, n. 4, in Disposizioni in materia di professioni non organizzate.


La prima consulenza dura circa 60 minuti e prevede:
Una prima fase di ascolto attivo
Una seconda fase:
Focalizzazione del contesto di appartenenza
Esplorazione della tua vita lavorativa e dei desideri
Identificazione del target di miglioramento e possibili soluzioni
Facoltativa una terza fase:
Condivisione di un percorso di sviluppo
Supporto allo sviluppo
Verifica del traguardo raggiunto