
Più vado avanti e più mi accorgo che le sfide non finiscono mai e l’asticella dei traguardi subisce continue variazioni. La realtà che ci circonda avanza continuamente nuove richieste nei nostri confronti, richieste a cui, anche se non siamo pronti o non ci riteniamo pronti, dobbiamo rispondere o adattarci in qualche modo. Se non fosse che ogni richiesta ci porta inevitabilmente a una crisi emotiva e esistenziale: ”E adesso cosa faccio?” ”Come ne esco?”
”Non cambio questo lavoro fisso perché mi devo comprare casa e dovrò chiedere un mutuo. Non compro casa perché se avrò il mutuo da pagare, non potrò mai più cambiare lavoro ” Conoscete queste trappole?
La soluzione è: smettila di pensare alla triste esistenza generata da questa gabbia mentale, e trova una risposta positiva e che per te abbia senso. Ogni volta che lo fai dentro di te si crea una forza e quello che non va diventa più tollerabile. Non sono le crisi a farci crescere, ma come scegliamo di rispondere alle prove a cui veniamo sottoposti.
Il filosofo Edgard #Morin dice: ”bisogna apprendere a navigare in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezze”. Non si elimina l’incertezza si negozia con essa.
Emanuela Salice
